San Polo Matese, antico borgo ecclesiastico: ferie in Molise

Il Massiccio del MateseSan Polo Matese è un piccolo paese arroccato su uno dei contrafforti del Massiccio del Matese. Sull'origine del nome si sono sviluppate diverse teorie. La più suggestiva, e forse la meno credibile, vuole che esso derivi da "Saint Paul": un gruppo di fuggiaschi scampati all'eccidio dei Vespri Siciliani nell'anno 1282 giunse proprio nell'attuale San Polo per concessione del Vescovo di Bojano, Barone di San Polo, conoscente e amico dei monaci benedettini allora residenti a Catania. Solo che, di questo viaggio, come annota il Masciotta, non sono state ritrovate altre tracce. Sicura è invece l'origine del centro abitato, di chiara età sannitica: in contrada Camponi sono stati ritrovati i resti di ben due necropoli: la prima risalente al VIII-VII secolo a.C., l'altra del IV-III secolo a.C.

I primi documenti ufficiali risalgono invece all'anno 1080, anno in cui il Conte di Boiano, Ugone, avendo da poco ultimato la costruzione della Cattedrale, tra i feudi che si assegnarono a questa incluse anche quello di San Polo. Divenne così una proprietà ecclesiastica e tale restò per circa sette secoli.

Passeggiando all'interno del centro, tra vicoletti e stradine, si possono individuare le tipiche caratteristiche di un abitato medievale.
Il paese prese forma lentamente intorno ad un fortilizio edificato in epoca longobarda. Le maggiori testimonianze medievali sono proprio rappresentate da ciò che resta del castello e della chiesa parrocchiale.

Il primo è stato quasi del tutto distrutto. Un'idea di come doveva essere è data dalla superstite torre, restaurata di recente.
La Chiesa Parrocchiale è quella di S. Pietro in Vincoli, risalente al 1200. A causa di diversi terremoti la chiesa ha subito numerose ricostruzioni che hanno quasi nascosto le caratteristiche tipiche della costruzione medievale.

La chiesa conserva al suo interno un battistero del 1552, un'acquasantiera del 1616 e una splendida statua lignea della Madonna col Bambino del Di Zinno (1755).

Sulla facciata sorge il campanile, antica torre riadattata e intonacata che presenta due campane e un orologio a forma quadrata.
Nei pressi della torre sono visibili alcune rocce di piattaforma carbonatica che risalgono a circa 100 milioni di anni fa e che comprendono numerosi fossili di antichi bivalvi, soprattutto rudiste.

Nel Cretacico, infatti, il mare arrivava fino a qui; poi, circa dieci milioni di anni fa, il Massiccio del Matese ha cominciato a emergere racchiudendo, tra le sue rocce carbonatiche, tonnellate di fossili.

Nel cuore del centro storico del paese è situato il vecchio palazzo della famiglia Rogati (ora comunale), dove si può visitare il presepe realizzato, negli anni '60, dall'artista spagnolo Juan Mario Oliva con figure di Antonio Mazzeo. L'opera rappresenta fedelmente, in scala, un paesaggio della Palestina e il materiale utilizzato per la sua realizzazione proviene proprio dal paese che rappresenta.

Nei giorni 26 e 27 Dicembre, ormai da più di un decennio, si tiene la rappresentazione del Presepe Vivente.
Alla manifestazione partecipano ben 150 figuranti che indossano i classici costumi dell'antica Palestina.

Ideale palcoscenico della cerimonia sono i vicoli, le piazzette e le case di pietra del paese. In questa occasione è possibile anche ascoltare gli zampognari di San Polo Matese, da sempre impegnati a mantenere viva questa tradizione.