Vastogirardi, antico borgo medievale: Ferie e vacanze in Molise
Le prime fonti storiche sull'origine del nome di Vastogirardi ci riportano al XIII secolo, quando ritroviamo gli appellativi "Castrum Girardi" e "Castel Girardo". Nel XIV secolo il nome diviene "Rocca Girardo", nel XV "Guasti Belardi", nei due secoli successivi troviamo rispettivamente "Guardia Giraldo" e "Guardia Girardo"; mentre l'attuale "Vastogirardi" compare solo intorno alla metà del secolo XVIII.
Vastogirardi si sviluppa a ridosso di una collina al cui vertice sorge il castello. Questi doveva presentarsi come un'autentica cittadella nella quale avevano sede le funzioni di governo, sia civile (il palazzo del feudatario), sia religioso (la parrocchia), rappresentando così il nucleo del centro urbano.
Il castello non si riduce però solo all'edificio di culto e alla residenza baronale, ma comprende anche diverse abitazioni e la piazza centrale. Non va dunque inteso nel significato di un unico manufatto, come è nell'uso corrente, ma nel senso di recinto che racchiude un nucleo edilizio (da castrum). È proprio questa la particolarità del castello di Vastogirardi, borgo all'interno di un borgo più grande.
Racchiusa all'interno del borgo fortificato c'è la quattrocentesca Chiesa di San Nicola che affaccia sulla corte interna e alla quale si accede attraverso una doppia rampa di scale, che anticipa il porticato. L'edificio ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli, a partire dal X – XI sec. quando, con la traslazione a Bari delle reliquie di S. Nicola, si diffuse il culto del santo cui la chiesa è consacrata.
La chiesa doveva essere in origine pertinenza del palazzo baronale (lo dimostrerebbe la presenza di una grata che avrebbe consentito alla famiglia del feudatario di assistere ai riti religiosi dalla propria abitazione) e luogo delle sepolture della famiglia nobiliare dei Petra. Diverse sono infatti le tombe di nobili di tale famiglia.
Sulle fondamenta di una già esistente cappella fu invece edificata una chiesa intitolata a Maria Santissima delle Grazie. Si racconta che su un colle nei pressi del paese ci fosse una cappella dedicata alla Vergine delle Grazie; un giorno la sua effige misteriosamente scomparve e venne ritrovata anni dopo in una grotta nei pressi di Minervino Murge, in provincia di Bari. Era sabato e per questo il santuario che sorse lì prese il nome di Madonna del Sabato.
È probabile che tale icona sia stata portata in terra pugliese dai pastori transumanti che attraversavano Vastogirargi, tagliata in due dal tracciato Celano - Foggia che collegava l'Abruzzo alla Puglia.
Tra le festività principali e più sentite c'è sicuramente il "Volo dell'Angelo". Si tratta di una rievocazione storica istituita nel 1911 e dedicata alla Madonna delle Grazie. Ancora oggi, i primi due giorni di luglio, una bambina, vestita da angelo, viene fatta scorrere (per circa 40 metri) con delle carrucole, fino alla statua della Madonna, posta davanti al sagrato della chiesa.
In contrada Sant'Angelo, a poca distanza da Vastogirardi, ci sono i resti di un tempietto italico e di un edificio di epoca sannita. Il periodo di edificazione risale al II secolo a.C., ma reperti archeologici rinvenuti in zona testimoniano frequentazioni più antiche, riferite al IV sec. a.C.
Dai reperti ritrovati non è possibile accertare con precisione la divinità a cui era dedicato il tempio: le ipotesi più confermate parlano della dea Diana o del dio Ercole.
La frequentazione dell'area sacra, che comprendeva il tempio e un edificio a pianta quadrata, le cui rovine sono visibili a una cinquantina di metri da questo, si protrasse fino al II secolo d.C. per poi essere progressivamente abbandonata, ma il luogo rimase per secoli importante crocevia dei percorsi seguiti dai pastori durante la transumanza.
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